28 GENNAIO 1968 NASCEVA L’UNIONE INQUILINI 50 ANNI DEL SINDACATO PER LA CASA

1968, un altro anno e l’uomo avrebbe raggiunto la luna. Ma sulla terra erano tante le cose che una generazione decise con determinazione di contestare. Non riusciranno a cambiare il sistema, nonostante i numerosi passi avanti sui diritti civili, ma per chi verrà dopo il’ 68 rimane un anno memorabile di fermenti irripetibili. In quest’anno nasce l’Unione Inquilini. Nasce durante le contestazioni dei comitati di lotta delle case popolari, di quegli agglomerati urbani sorti a Milano, come nel resto d’Italia, sull’onda del miracolo economico. Nella periferia dove gli inquilini chiedevano il risanamento dei loro quartieri e un canone sociale ridotto. Nel quartiere di Quarto Oggiaro dove, dopo un aumento del canone di affitto, durante un’assemblea si decise per lo sciopero dell’affitto a tempo indeterminato. I compagni fondatori dell’unione inquilini tra cui Giuseppe Zambon che nel 2005 durante il Congresso ha raccontato: “La nostra non fu dunque una “geniale intuizione” di qualche singolo compagno, come alcuni amici storiografi hanno voluto affermare. Non fummo noi gli eroi di questa lotta: i veri eroi furono le masse”
Il sindacato per la casa tra i più rappresentativi e sicuramente il più attivo in Italia ha fatto numerosi passi in avanti da quel periodo. Innumerevoli le lotte e i compagni di valore che hanno contribuito a far crescere l’unione Inquilini attraversando i quartieri sotto la sigla del sindacato.
Oggi siamo presenti in 15 Regioni, 45 province e in circa 60 comuni.
Numeri importanti per far capire come l’unione Inquilini sia una realtà in costante crescita.
Le nostre sedi spesso sono una realtà consolidata nelle città, altre hanno una storia più recente, ma tutte sono animate da pazzi e generosi visionari volontari che con i piedi ben saldi su questa terra gettano semi per una società migliore che gli pare di scorgere ogni giorno quando tendono una mano ai precari della casa.
Massimo Pasquini il nostro segretario nazionale: “Essere il Segretario Nazionale dell’Unione Inquilini nell’anno del 50esimo anniversario dalla nascita del sindacato è emozionante. Far parte di una storia così entusiasmante e complessa ripaga di tanti sacrifici. Chi ancora oggi pensa all’Unione Inquilini come ad un sindacato classico pieno di funzionari o di burocrazia è abbagliato da un contesto che vede i sindacati regredire nel sentire popolare come una presenza estranea dedita ad autoperpetuarsi. Chi pensa questo sbaglia di grosso e non è mai entrato in una nostra sede . Non è mai entrato in una sede Unione Inquilini di Napoli dove l’essenza del disagio , della disperazione, dell’oppressione camorristica non ti fa respirare. Non è entrato nella sede di Messina dove i beni comuni e la vita delle persone si intrecciano ad ogni passo. Non è entrato nelle sedi della bergamasca dove la difesa strenua delle condizioni di vita è affrontata a tutto tondo. Non è entrato nelle sedi di Milano, il cuore pulsante dalla nascita del nostro sindacato in quel lontano 28 gennaio 1968. Non è entrato nelle sedi di Roma così articolate e così presenti, così capaci di conquistare un ruolo centrale nella Capitale delle suggestioni infrante.
E così via per tutte le sedi che, anche se non cito, sanno quanto mi sono care.
In queste sedi decine di migliaia di famiglie bussano, telefonano, si incontrano e non trovano grigi funzionari o distaccati sindacali, perché l’unione Inquilini non ha funzionari o distaccati sindacali, trovano persone come loro, dipendenti impoveriti, precari, giovani e meno giovani. Dell’Unione Inquilini le famiglie precarie trovano volti e linguaggi come i loro. Ecco, nell’Unione Inquilini nel bene e nel male si ritrovano tutte le anime della sinistra che oggi è disunita e che non dialoga. Da noi dove tutte le articolazioni della sinistra sono presenti c’è ancora il gusto del confronto in un ambito dove tutti hanno pari dignità. Noi continueremo ad essere quella splendida anomalia romantica che ci fa andare avanti da 50 anni.”
Buon 50esimo compleanno Unione Inquilini.
Il sindacato composto da persone che non si arrendono mai allo stato di cose presenti.
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