Ater Provincia di Roma: Via agli sfratti, mano pesante su occupanti e morosi.

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Da alcuni mesi ATER Provincia di Roma ha deciso di passare ai metodi duri, a Tivoli Terme, infatti, sono pervenute numerose comunicazioni di attivazione della procedura di sfratto sia nei confronti di famiglie occupanti senza titolo, sia a famiglie morose.

Nelle assemblee e riunioni tenute già dal mese di Ottobre è emersa una condizione delle famiglie interessate che, in alcuni casi, rasenta la drammaticitàsia dal punto di vista economico che sociale, da qui la necessità di scongiurare assolutamente la esecutività degli sfratti e la ricerca di soluzioni alternative.

Abbiamo verificato che le occupazioni sono state l’estremo rimedio a condizioni di grave disagio economico e familiare che non consentiva loro di accedere al mercato privato e nel contempo registravano una assenza di risposta alle loro domande di casa popolare con bandi chiusi e senza graduatorie pubbliche.

Nel recente incontro tenuto con Sindaco e Assessore ai servizi sociali di Tivoli si è registrata la comune valutazione di percorrere altre strade escludendo a priori il ricorso all’esecutività degli sfratti, l’Assessore ha annunciato la riapertura a breve di un nuovo Bando per le case popolari a cui abbiamo dato la disponibilità per un sopporto nella fase di stesura.

Appare evidente che situazioni simili potranno trovare una soluzione definitiva solamente se si avrà la disponibilità di nuove case ERP e nel contempo la Regione Lazio vada all’attuazione di un piano di “Regolarizzazioni” come abbiamo proposto già dal 2014 che permetta a queste famiglie di mantenere l’alloggio sociale ed emergere dalla illegalità.

Le morosità conclamate che hanno spinto ATER a ricorrere all’attuazione di un articolo del regolamento, mai attivato precedentemente, sono anche queste conseguenza di condizioni familiari molto critiche per cui alcune volte i soggetti interessati non hanno provveduto a presentare i censimenti reddituali subendo quindi l’applicazione del canone sanzionatorio che raggiunge cifre notevoli.

In un solo anno si può accumulare un debito di oltre 10 mila euro, cifra iperbolica per famiglie che godono di un reddito di poche centinaia di euro mensili.

Per riportare queste morosità a valori “credibili” stiamo agendo su ATER Provincia di Roma per chiedere l’applicazione di un delibera di ATER Roma del 2010 che permette di avere una revisione del Canone sanzionatorio  in maniera retroattiva presentando i reali redditi percepiti  negli anni in cui non si è compilata la dichiarazione di Censimento reddituale. Registriamo buoni segnali, l’Avvocatura della Provincia, da noi consultata ha dato parere positivo, ora aspettiamo un incontro con il Commissario Straordinario per il suo parere.

 

Deo Peppicelli

rappresentante di Unione Inquilini

nel Comitato Inquilini di ATER Provincia di Roma 

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