Basta battaglie politiche sulla pelle degli inquilini

Il numero delle domande per il “Buono Affitto”, 30mila a oggi ma che si prevede raddoppino a 60 mila, ci segnala quanto sia necessaria una misura a tutela degli inquilini che rischiano di finire in morosità.
Per questo ci preoccupa che il Dipartimento Politiche Abitative del Comune di Roma abbia dichiarato in una nota l’intenzione di voler controllare, prima dell’erogazione dei soldi, tutte le decine di migliaia di domande arrivate in questi giorni. Nella stessa nota leggiamo finalmente la richiesta del Dipartimento di aumentare l’organico di 50 impiegati, cosa che chiediamo da anni, ma allo stesso momento ci chiediamo:
Se si intende fare le pulci ad ogni virgola, che senso ha l’autocertificazione?Dov’è la semplificazione in tutto questo?
Per smascherari pochi furbi si rischia di ritardare di mesi e mesi l’erogazione dei soldi, quando invece le verifiche possono e devono essere svolte successivamente. I romani hanno bisogno di un aiuto subito!
La Regione Lazio ha già anticipato i tempi erogando al Comune I 12 milioni destinati agli inquilini della Capitale, i proprietari già bussano alle porte e nonostante le riduzione accettate e gli sfratti rinviati al 1 settembre, con la crisi che ha posto sul lastrico migliaia di famiglie, rischiamo che i tribunali siano travolti da una valanga di cause di sfratto.
Dopo 17 giorni di attesa per l’emissione del bando e dopo il probabile slittamento a dicembre del pagamento dei contributi affitto 2019, questa sarebbe l’ennesima beffa ai danni dei cittadini romani. La misura del “Buono Affitto” è già di per sé esigua, se poi la burocrazia si mette di traverso gli inquilini rischiano di finire sfrattati prima di ricevere questa piccola risorsa. Ci auguriamo che sulla pelle dei 60 mila inquilini non si consumi l’ennesimo braccio di ferro tra Comune e Regione, i soldi devono arrivare subito!
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