I DATI DEL CONTRIBUTO AFFITTO NEL LAZIO. ANCORA POCHI, MA CHE ARRIVINO SUBITO!

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Unione Inquilini -Segreteria di Roma

Comunicato stampa 16 maggio 2020Il Decreto Rilancio con lo stanziamento dei 55 miliardi non tiene conto delle necessità dei 200 mila lavoratori e studenti a rischio morosità  destinando soli 140 milioni per il contributo all’affitto straordinario.

I fondi, già nelle disponibilità o in arrivo delle casse della Regione Lazio, sono in parte le quote anticipate dal Ministero Infrastrutture: 46 milioni del fondo morosità incolpevole 2019 la cui quota parte per la Regione Lazio è di 4.913982, i 60 milioni per il contributo affitto di 6.409 542, i 9,5 milioni fondo morosità incolpevole 2019 di 1.014.844 a cui ora aggiungiamo la quota 14.955.598 del Decreto Rilancio.

Un totale di 27.293.966 milioni, cifra del tutto insufficiente se pensiamo che recentemente nella sola Roma al Bando “Buono Affitto” con lo stanziamento di 12 milioni hanno partecipato circa 40 mila famiglie alle quali saranno attribuite 100 euro al mese per tre mesi, ben al di sotto della copertura del 40% del canone che doveva arrivare a ogni inquilino. Briciole veramente irrisorie di fronte al dramma degli affitti strettamente legate alla crisi economica che stiamo attraversando.

Le risorse però seppur esigue devono arrivare subito e in maniera diretta agli inquilini con un bando aperto, per questo chiediamo ancora alla Regione Lazio di istituire il tavolo di emergenza per capire quali possano essere le modalità.

In questa stagione di crisi senza precedenti abbiamo bisogno da parte di tutti di grande responsabilità, anche il Comune e le parti sindacali   sono chiamati a fare la propria parte riaprendo la questione dei canoni concordati come già fatto in altre città.

Abbiamo bisogno di politiche abitative strutturali, di un piano di rilancio dell’edilizia pubblica e invece anche nella Regione Lazio il Governo prevede un  nuovo piano di dismissione del patrimonio immobiliare. Una miopia da parte della classe dirigente in favore della rendita, in barba al diritto alla casa.






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