SEI SOTTO SFRATTO? DIFFIDA PREFETTO E SINDACA

Attenzione altra iniziativa Unione Inquilini per sospensione sfratti, di seguito a diffida destinata ai prefetti e ai sindaci dei comuni dove NON sono state emanate ordinanza di sospensione sfratti causa covi-19. Invitiamo tutti gli sfrattati ad inviarla inchiodando prefetti e sindaci alle loro responsabilità. Segue testo, diffida da inviare a prefetto e sindaco.
ALL’ILL.MO PREFETTO DI …..
DOTT……
Mail……
E
ALL’ILL.MO
SINDACO DEL COMUNE DI …..
Oggetto: Sfratto con forza pubblica riserva di richiedere danni nel caso di esecuzione
Ill.mo Prefetto, Ill’mo Sindaco;
il sottoscritto evidenzia che è soggetto ad un procedura di sfratto dalla propria abitazione in
…………………………………………….. via……………………………………………………………. n……………..
Non solo, in data …………………………. è stata fissato il rilascio dalla mia abitazione con forza
pubblica.
Di conseguenza, premesso che si sono susseguiti vari decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri volti ad impedire la diffusione del cd“ Coronavirus” ed in particolare si evidenzia che:
• l’art. 4, co. 1, del D.P.C.M. 8 marzo 2020 abbia stabilito che: “ Il prefetto territorialmente competente, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure di cui all’articolo 1, nonche’ monitora l’attuazione delle restanti misure da
parte delle amministrazioni competenti.”;
• l’art. 1 del D.P.C.M. del 9 marzo 2020 si rielva che “Sull’intero territorio nazionale e’ vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.”
• l’art. 1 del D.P.C.M. del 9 marzo 2020 impone che si debba :
“a) evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonche’ all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate
esigenze lavorative o situazioni di necessita’ ovvero spostamenti per motivi di salute. E’
consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” In particolare,
l’art. 3 dpcm 8 marzo; b) e’ fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o
affette da patologie croniche o con multimorbilita’ ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessita’ e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, di cui all’allegato 1, lettera d); c) si raccomanda di limitare, ove possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari; d) ai soggetti con sintomatologia da infezione
respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) e’ fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.”
Tutto il suddetto complesso normativo evidenzia l’impossibilità palese e manifesta di poter eseguire il rilascio dell’immobile sopra disposto.
Non solo, si deve ricordare al Primo cittadino del Comune di……………………………………………..
• come la legge n. 833 del 1978 imponga al Sindaco la tutela della salute dei cittadini,
• l’art. 11 del Patto Internazionale dei Diritti Economici, Sociali e Culturali (PIDESC),
ratificata dall’Italia con la Legge n. 881 25 ottobre 1977;
• l’art. 27 della Convenzione sui Diritti del fanciullo, ratificata dall’Italia con la Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
Di conseguenza, mio malgrado il sotttoscritto, nel caso di esecuzione del suddetto sfratto, si
riserva sin da ora di richiedere gli eventuali danni che dovesse patire o subire.
…………………………..,lì……………………………
sig………………………………………..
Da ufficio legale unione inquilini
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