Giornata sfratti zero: Stop a Sgomberi e sfratti a Roma, mozione di Stefano Fassina

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In occasione delle “Giornate sfratti zero” Stefano Fassina ha depositato la mozione per impegnare il Comune di Roma per fermare lo scempio degli sgomberi e gli sfratti in città.

 

Roma Capitale
Assemblea Capitolina
Gruppo Sinistra X Roma Fassina Sindaco
MOZIONE ex art 109
Il sottoscritto consigliere dell’Assemblea Capitolina
Premesso che
- In Italia vi è una vasta precarietà abitativa che può essere riassunta in pochi dati: 650.000
famiglie nelle graduatorie comunali, 60/70 mila sentenze di sfratto, nel 90% dei casi per morosità,
35.000 famiglie sfrattate ogni anno con la forza pubblica;
- il Comune di Roma vive una situazione abitativa drammatica e sul proprio territorio persiste
una forte precarietà alloggiativa, dovuta alla insufficienza di politiche abitative pubbliche capaci di
rispondere al fabbisogno reale dei cittadini;
- abbiamo assistito negli anni ad uno sviluppo scoordinato del territorio che non ha prodotto
riduzione del disagio abitativo e la crisi economica, inoltre, ha provocato l’aumento vertiginoso degli
sfratti per morosità e della precarietà abitativa.
Considerato che
- ogni anno sono emesse dal Tribunale di Roma circa 7000 nuove sentenze di sfratto, motivate
nell’80% dei casi da morosità incolpevole;
- sono circa 3000 le famiglie sfrattate con l’ausilio della forza pubblica, tra le 10 e le 15 al
giorno, senza che a queste sia fornita alcun tipo di assistenza o di passaggio da casa a casa;
- a volte si assiste ad un intervento parziale e precario con soluzioni limitate nel tempo che
vedono coinvolte le associazioni di volontariato, o si dividono le famiglie, atto che palesemente viola
la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e degli adolescenti;
- sono circa 12.000 le famiglie collocate nella graduatoria per accedere ad un alloggio di
edilizia residenziale pubblica, graduatoria al momento formata dalle domande presentate entro il
31 dicembre 2017;
- pur prendendo atto del lieve incremento di alloggi assegnati negli ultimi due anni, questi
sono assolutamente insufficienti tenendo conto che si tratta di circa 500 alloggi all’anno, a fronte di
una necessità di almeno di 20 volte superiore di alloggi per rispondere efficacemente al fabbisogno;
- Roma Capitale come tutti i comuni colpiti dalla precarietà abitativa sono lasciati da soli da
Governo e Regioni, ad affrontare problemi irrisolvibili in mancanza di adeguate risorse e di veri piani

casa fondati sul recupero e l’autorecupero di immobili pubblici o privati oggi inutilizzati che
potrebbero, nell’ambito di una rigenerazione urbana che sia imperniata su una valorizzazione a
favore dei cittadini e non della speculazione, dare risposte concrete.
Considerato inoltre che
- si rende necessario quindi mettere in atto tutte le iniziative propedeutiche alla definizione
di un piano casa a livello cittadino che, come obiettivo, intenda affrontare tutti i nodi della
precarietà a partire: a) dalla chiusura effettiva di ogni esperienza di Residence, Caat o Sassat; b)
dall’affrontare la questione sfratti garantendo il passaggio da casa a casa; c) dal riportare il numero
delle famiglie in graduatoria ad un numero fisiologico alle quali poter assegnare le case in un tempo
massimo di sei mesi; d) dal rispondere alle famiglie in disagio economico e sociale occupanti
immobili in disuso, creando le condizioni per il passaggio da casa a casa in caso di sgombero;
- il mese di ottobre è a livello internazionale il mese delle mobilitazioni straordinarie della
campagna internazionale “Sfratti Zero” promossa dall’Alleanza Internazionale degli abitanti (www.
habitants.org) che da oltre 15 anni vede impegnate: associazioni di abitanti, sindacati e movimenti,
in moltissimi Paesi del mondo;
- In Italia la Giornata Nazionale Sfratti Zero è stata promossa dall’Unione Inquilini, a partire dal
2012, ed è fissata nella giornata del 10 ottobre;
- nel 2018 si svolge la settima giornata nazionale di Sfratti 0 che nelle edizioni precedenti
hanno visto lo svolgimento di iniziative in oltre sessanta città italiane, compresa Roma, con un
grande impatto politico e mediatico;
- anche nel comune di Roma sempre più cittadini anche con manifestazioni pubbliche hanno
chiesto con forza l’attuazione di politiche capaci di affrontare la questione non in termini
assistenziali ed emergenziali, tanto meno traslando la questione esclusivamente sul piano
dell’ordine pubblico come insito nella circolare del Ministro Salvini, ma in maniera strutturale e
programmatica,
- a tale richiesta si somma quella relativa al diritto alle manutenzioni nelle case di edilizia
residenziale pubblica contro un degrado che ormai va affrontato in tempi rapidi;
- lo scopo della Giornata Nazionale, 10 ottobre, Sfratti Zero è quello di inserire nell’agenda
politica nazionale e locale la questione “sfratti” e più in generale la questione del soddisfacimento
del diritto alla casa, sottolineando la necessità prioritaria di una sospensione degli sfratti per
morosità incolpevole e degli sgomberi per il tempo necessario a trovare soluzioni;
- è necessario far giungere al Governo, alla Regione la sollecitazione ad affrontare la questione
della precarietà abitativa in tutti i suoi contesti con politiche abitative strutturali che si basino sul
recupero e autorecupero degli immobili sia pubblici che privati inutilizzati, senza consumo di suolo;

la Giornata nazionale Sfratti Zero è anche l’occasione per un confronto e un dibattito che
veda coinvolto l’intero Consiglio comunale per approfondire una tematica troppo spesso lasciata ai
margini ma che investe la vita di decine di famiglie nel Comune di Roma Capitale e che
inevitabilmente se non affrontato adeguatamente ha delle pesanti ricadute sull’attività
amministrativa.
Atteso che
Preso atto che
tutto ciò premesso
L’ASSEMBLEA CAPITOLINA
Impegna la Sindaca e gli Assessori competenti
- a richiedere al Governo di sospendere gli sfratti per morosità e degli sgomberi;
- a chiedere ai Gruppi Parlamentari e al Governo medesimo l’improrogabilità dell’avvio di
politiche strutturali e programmatiche sul tema della casa, mettendo fine alle politiche
emergenzialiste che hanno creato notevoli storture, lasciando i Comuni da soli di fronte al dilagare
della precarietà abitativa, ed impegnandosi a sostenere programmi di edilizia residenziale pubblica
a canone sociale determinando a partire dalla prossima legge di bilancio un congruo e garantito nel
tempo finanziamento per l’aumento dell’offerta di alloggi a canone sociale e agevolato ;
- a chiedere dalla prossima legge di bilancio un congruo rifinanziamento del fondo contributo
affitto di cui all’articolo 11 della legge 431/98;
- a procedere, anche con l’ausilio e la partecipazione attiva di Associazioni, Comitati, Sindacati
e dei cittadini, ad effettuare un monitoraggio e mappatura di immobili pubblici e privati, compresi
quelli dei demanio civile e militare, attualmente inutilizzati, affinché diventino la base per un piano
casa che affronti la precarietà alloggiativa, anche attuando in riferimento agli immobili del demanio
civile e militare, quanto previsto dall’articolo 26 comma 1 bis della legge cosiddetta “ Sblocca Italia”;
- a trovare, anche con l’ausilio di sindacati inquilini e delle associazioni degli studenti, le
modalità e le azioni per affrontare la piaga dei contratti a “nero”, al fine di stroncare l’evasione
fiscale nel settore delle locazioni transitorie;
- a sostenere il canale agevolato dei contratti di cui all’articolo 4 della legge 431/98 strumento
utile per abbassare il complessivo livello degli affitti, oggi ancora troppo oneroso, nel comune d
Roma Capitale procedendo alla convocazione in tempi brevi del tavolo con associazioni dei
proprietari e sindacati inquilini per la stipula del nuovo accordo locale tenuto conto che l’ultimo è del 2004;

ad istituire un tavolo con Ater Roma, gestore alloggi di edilizia residenziale pubblica e
Regione Lazio, con la partecipazione dei rappresentanti sindacali dell’utenza, finalizzato a definire
gli interventi di manutenzione straordinarie nei caseggiati di edilizia residenziale pubblica ormai
improrogabili tenuto conto del degrado riscontrato negli stessi;
- ad attivarsi nei confronti della Regione affinché sia istituito l’Osservatorio regionale sulle
politiche abitative che veda la presenza di rappresentanti qualificati, dei comuni, dei sindacati
inquilini, di urbanisti e enti gestori edilizia residenziale pubblica;
a procedere alla attuazione di quanto previsto dall’articolo 11 del decreto sicurezza e dalle circolari
del ministero dell’interno 1 settembre 2017 e 1 settembre 2018 in materia di sgomberi di immobili
occupati solo in presenza di effettivo passaggio da casa a casa delle famiglie in condizioni di disagio
economico e sociale aventi i requisiti per l’accesso ad alloggi di edilizia residenziale pubblica;
- ad aderire alla VII Giornata Nazionale, 10 ottobre “Sfratti Zero, giunta alla sua VII edizione
Roma, 26 settembre 2018 Il Presidente
Stefano Fassina

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