UNIONE INQUILINI: IL CAOS IN ASSESSORATO POLITICHE ABITATIVE LO PAGANO I CITTADINI IN DIFFICOLTÀ L’ASSESSORA VIVARELLI SI DIMETTA!

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23 dicembre 2020 – I dati emersi dall’inchiesta di Roma Today sono allucinanti e confermano quanto già denunciato dall’Unione Inquilini e scaturito dalla Commissione Trasparenza di circa 3 mesi fa.
Al bando per il sostegno affitti a causa dell’emergenza Covid: risultano ammesse a pagamento (nemmeno tutte effettivamente erogate) ad oggi 7 mila domande su più di 49 mila presentate.
È questo il risultato del combinato disposto tra arroganza politica superficialità gestionale.
Come avevamo più volte sottolineato, anche direttamente all’assessora, il fondo straordinario Covid era stato concepito dalla Regione per una sua immediata erogazione ai cittadini, al netto di evidenti e insuperabili errori come la duplicazione delle domande da parte di una medesima persona. Infatti, nel bando si prevedeva l’istituto dell’autocertificazione e i controlli di merito andavano fatti successivamente.
A questo scandalo se ne aggiunge l’altro del fondo sociale affitti ordinario del 2019, con le domande ancora chiuse nei cassetti ad ammuffire.
Adesso, con la fine dell’esercizio finanziario, il rischio è quello di un ulteriore ennesimo ritardo se non addirittura della perdita degli stanziamenti.
Il caos degli uffici e l’incapacità gestionale della struttura di comando politica e amministrativa sono sotto gli occhi di tutti.
Il fallimento è del Campidoglio, ma a pagarne le conseguenze sono i cittadini più bisognosi.
Chiediamo l’immediata convocazione della Commissione Trasparenza per fare chiarezza sull’intera vicenda e riteniamo, qualora quei numeri venissero confermati, che l’assessore competente debba in prima persona assumersi la responsabilità politica di questo fallimento, rassegnando le sue dimissioni.
A Roma come in tutta Italia, dal primo gennaio riprenderanno le esecuzioni degli sfratti e, in questa situazione di crisi economica e sociale drammaticamente acuita dalla pandemia, è intollerabile che le risorse disponibili, anche se poche e inadeguate, non vengano effettivamente erogate.
Naturalmente i fondi di sostegno non bastano, servono politiche strutturali: incremento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale attraverso il riuso dell’enorme quantità di patrimonio non più utilizzato e lasciato al degrado.

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